Per il 25 Aprile il rifugio antiaereo alla Martana è rimasto chiuso, nonostante fosse meta anche di turisti. Stamattina il candidato sindaco del Partito Repubblicano Italiano, Guido Mussi, con il segretario della sezione “Giuseppe Mazzini”, Giorgio Raffi, e un gruppo di candidati al consiglio comunale, ha voluto rendere omaggio alla memoria della Liberazione recandosi alla struttura in via Bigini, quale simbolo del sacrificio e delle sofferenze patite dalla popolazione civile massese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ma il disappunto legato alla chiusura del rifugio in una data così importante nella storia della città è stato reso ancora più forte dal fatto che nel giro di pochi minuti si sono soffermate due coppie di turisti che avrebbero voluto visitarlo. “Non possiamo non protestare per questo fatto – commentano Mussi e i repubblicani – : questo luogo deve essere aperto, non solo perché un simbolo della Resistenza, ma anche perché rappresenta un’attrazione per i visitatori. In questo modo diventa un’occasione persa e un simbolo di cattiva amministrazione. Ecco perché la città deve voltare pagina alle prossime elezioni”.
Ricordiamo che il rifugio fu recuperato e aperto alle visite nel 2006, proprio grazie all’azione di amministratori repubblicani. L’intervento faceva parte di un progetto complessivo dei rifugi antiaerei della città che comprendeva anche quelli di piazza Aranci, Monte di Pasta e Capaccola.
Partito Repubblicano Italiano
Sezione G. Mazzini Massa