Che un incidente possa accadere e cosa possibile.
Che a distanza di ore la popolazione non sia stata messa al corrente di un potenziale grave rischio per la salute e cosa inammissibile!
Non entriamo nel merito della dinamica dell’incidente, ma quanto e accaduto ieri sera nell’azienda Carbonovus, in via Dorsale nella Zona Industriale Apuana tra Massa e Carrara, è purtroppo emblematico di cosa avrebbe potuto accadere se 1’incendio avesse prodotto effetti più devastanti.
Tutta l’inefficienza delle Istituzioni – e in prima luogo dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco, che è il responsabile della Protezione Civile – è emersa in modo drammatico. Solo il caso – o la fortuna – hanno evitato il peggio.
Sono d’obbligo alcune domande che coinvolgono direttamente le istituzioni e, personalmente, i soggetti che la legge chiama ad assicurare la sicurezza dei cittadini e dei turisti.
Esiste un Piano della Sicurezza del Comune di Massa ed è stato attivato?
È stato tempestivamente attivato il coordinamento col Comune di Carrara – visto che la ZIA e una realtà intercomunale – secondo gli accordi concordati con la Prefettura?
È possibile, nell’era della comunicazione e del “tempo reale”, che i cittadini siano stati tenuti all’oscuro per ore di quanto stava accadendo e dei potenziali gravi rischi per la loro salute? Cosa abbiamo respirato in quelle quattro ore comprese tra le 19 e le 22, quando le prime notizie hanno cominciato a trapelare?
Eppure tutti sanno quanto – nel tempo – il nostro territorio sia stato reso fragile sotto 1’aspetto delle emissioni chimiche, e lo dimostra il fatto che siamo il territorio regionale che presenta il più alto indice di tumori e malattie croniche.
Che il comparto della nautica, che ha scelto Massa per la realizzazione degli scafi in vetroresina, comportasse seri pericoli per le persone e rischi ambientali, come Repubblicani, lo avevamo denunciato da tempo anche nel corso dell’ultima campagna elettorale nella quale la questione è stata da noi ripetutamente evidenziata.
Che dopo una notte di incertezze e di mancata informazione la popolazione ancora non sapesse se avrebbe potuto aprile le finestre della propria casa o meno, non è assolutamente accettabile. Ma sul sito del Comune di Massa tutto è taciuto.
Nessuna comunicazione è giunta a rassicurare i residenti e i turisti che, con le loro famiglie, attendevano di conoscere se potevano uscire di casa in sicurezza per andare a lavorare o portare al mare i propri figli.
Tutto questo non può essere accettato e non può rimanere senza conseguenze per chi ha la responsabilità civile e penale, della salute pubblica.
Vogliamo sapere – in modo dettagliato – quale sia stato lo svolgimento dei fatti e conoscere se siano state attivate, nei tempi e nei modi che la legge impone, gli atti e le procedure da porre in essere a tutela della salute pubblica.
Se ciò non fosse stato fatto nei termini che la legge impone, chiederemmo senza indugio che le conseguenze amministrative e giudiziarie abbiano il loro corso nelle sedi opportune.
La Sezione Mazzini di Massa del PRI