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Massa città della Cultura 2028. Una scopiazzatura dal nostro programma

Domenica 17 novembre 2024 sul quotidiano La Nazione è uscita un’intervista a Guido Mussi, ex candidato sindaco del nostro partito nelle elezioni svoltesi nel 2023, sulla proposta lanciata dal sindaco Persiani di presentare una “manifestazione di interesse” per proporre Massa come Capitale italiana della Cultura per il 2028.  Giustamente Mussi ha messo in evidenza che la proposta del sindaco è “è una scopiazzatura dell’idea che avevamo avuto noi, legata principalmente al fatto che nel 2028 sarà il trecentesimo anniversario dalla nascita di Pietro Alessandro Guglielmi. Per il momento quella del Comune è una scatola vuota, non c’è un programma delle cose che vanno fatte e soprattutto bisogna sapere dove vuoi arrivare.”

Guido Mussi sottolinea nell’intervista che la proposta contenuta nel programma del Partito Repubblicano era invece una proposta articolata, piena di contenuti che andavano dal “Ridare dignità ai luoghi abbandonati: il Castello; il Palazzo Ducale che non viene utilizzato come dovrebbe; la villa della Rinchiostra e il Museo Guadagnucci lasciati allo sfascio. Collegando la loro rinascita a una realtà che funziona benissimo come il Museo Diocesano, una vera perla. E poi legare tutto alla natura che ha la stessa valenza di un’opera d’arte”. Un’operazione che dovrebbe avere al suo centro  “le ville dei Cybo Malaspina, il Duomo e poi Villa Massoni: lasciarla al degrado è un peccato mortale. Collegando il territorio si può davvero costruire un progetto completo e fruibile, come quello che avevamo proposto noi”.

Un itinerario completo in grado di coinvolgere non solo il centro storico ma anche le zone più periferiche “Dai borghi montani da valorizzare e a cui ridare dignità. Sarebbero una risorsa importante: un percorso dalla montagna alla marina con il Frigido al suo centro sarebbe l’ideale” ma ripeto non è una cosa da sola che ci può far primeggiare: sono le sinergie che dobbiamo creare fra i vari luoghi a risultare vincenti”.

Mussi conclude la sua intervista dichiarandosi disponibile a collaborare per un progetto di sviluppo culturale in nome del “bene di Massa” e non delle “botteghe politiche”, sulla base anche di un modello di sviluppo turistico della città legaoa ad un’idea di turismo  che il Partito Repubblicano di Massa condivide e sostiene “Il nostro futuro non è quello delle navi da crociera che attraccano a Marina di Carrara. Noi dobbiamo capire che il turismo che paga è quello lento, slow, non quello caotico che ha già distrutto le nostre città d’arte”.

 

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