SEZIONE "G. MAZZINI" MASSA

I Repubblicani Massesi ricordano la nascita della Repubblica Romana il 9 febbraio 1849


Decreto di indizione delle elezioni per l’Assemblea Nazionale Costituente dello Stato Romano
(Gazzetta di Roma, 29 dicembre 1848, N. 270)
  1. È convocata in Roma un’Assemblea Nazionale, che con pieni poteri rappresenti lo Stato Romano.
  2. L’oggetto della medesima è di prender tutte quelle deliberazioni che giudicherà opportune per determinare i modi di dare un regolare, compiuto e stabile ordinamento alla cosa pubblica, in conformità dei voti e delle tendenze di tutta, o della maggior parte della popolazione.
  3. I Collegi Elettorali sono convocati il dì 21 Gennaio prossimo per eleggere i Rappresentanti del popolo all’Assemblea Nazionale.
  4. L’Elezione avrà per base la popolazione.
  5. Il numero dei Rappresentanti sarà di duecento.
  6. Essi saranno ripartiti fra i Circondari Elettorali attualmente esistenti in ragione di due per ciascuno dei medesimi.
  7. Il suffragio sarà diretto, e universale.
  8. Sono Elettori tutti i cittadini dello Stato di anni 21 compiti, che vi risiedono da un anno, e non sono privati, o sospesi dai loro diritti civici per una disposizione giudiziaria.
  9. Sono Elegibili tutti i medesimi se giungono all’età di anni 25 compiti.
  10. Gli Elettori voteranno tutti al Capo-luogo del Circondario Elettorale. Ogni scheda conterrà tanti nomi quanti sono i Rappresentanti che dovrà nominare la Provincia intera.
  11. Lo scrutinio sarà segreto. Niuno potrà essere nominato Rappresentante del popolo se non riunisce almeno cinquecento suffragi.
  12. Ciascun Rappresentante del popolo riceverà un’indennità di scudi per giorno per tutta la durata della Sessione. Questa indennità non si potrà rinunziare.
  13. Una istruzione del Governo regolerà tutte le altre particolarità della esecuzione del presente Decreto.
  14. L’Assemblea Nazionale si aprirà in Roma il giorno 5 Febbrajo prossimo.
  15. Il presente Decreto sarà immediatamente trasmesso in tutte le Provincie, e pubblicato ed affisso in tutti i Comuni dello Stato.

L’assemblea eletta sulla base del decreto di indizione delle elezioni sopra riportato incominciò i suoi lavori il 5 febbraio affrontando innanzi tutto il problema della forma di governo la forma di governo. La proposta nei giorni successivi fu  messa in votazione e approvata con 118 voti favorevoli, 8 contrari e 12 astenuti.

La mattina del giorno 9 febbraio 1849, il decreto fu proclamato solennemente e pubblicamente dal Campidoglio alla presenza della popolazione:

«Decreto fondamentale della Repubblica Romana

  • 1: Il papato è decaduto di fatto e di diritto dal governo temporale dello Stato Romano.
  • 2: Il Pontefice Romano avrà tutte le guarentigie necessarie per l’indipendenza nell’esercizio della sua potestà spirituale.
  • 3: La forma del governo dello Stato Romano sarà la democrazia pura e prenderà il glorioso nome di Repubblica Romana.
  • 4: La Repubblica Romana avrà col resto d’Italia le relazioni che esige la nazionalità comune.»

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