SEZIONE "G. MAZZINI" MASSA

A proposito della raccolta di firme contro l’ampliamento del porto di Carrara

Nel corso di un incontro con il Sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi intercorso pochi giorni fa siamo stati invitati a collaborare nella raccolta di firme contro l’ampliamento del porto di Marina di Carrara. Il problema dell’erosione del litorale massese è sempre stato una delle emergenze che il PRI, sezione G. Mazzini di Massa, ha affrontato con grande attenzione proponendo soluzioni concrete e realistiche nel corso di convegni organizzati sull’argomento con la partecipazione di esperti del settore a livello nazionale. 

Prendiamo atto che in questi ultimi tempi la problematica è tornata di grande attualità a seguito del progetto di ampliamento del porto di Marina di Carrara che ha, finalmente, portato anche le amministrazioni dei Comuni a levante (in particolare Forte dei Marmi) e le associazioni ambientaliste a prendere posizione in merito. 

E’ ormai un dato certo e non contestabile che la causa dell’erosione è dovuta al porto che impedisce alle sabbie provenienti dal Magra di ripascere le nostre spiagge trovando un ostacolo invalicabile nel molo foraneo. 

Non va a tal fine sottovalutato il fatto che a seguito di interventi restrittivi dell’autorità di bacino (oggi soppressa) il Magra ha ricominciato a riversare in mare notevoli quantitativi di materiale sabbioso che inevitabilmente vengono fermati a nord del porto senza possibilità di raggiungere il lido apuano. 

Fatto sì è che la nostra sabbia, per il naturale andamento delle correnti marine, viene spinta verso sud mentre non viene più alimentata da quella proveniente dal nord. 

In questo modo l’erosione ha investito prima la Partaccia, poi il centro di Marina ed attualmente Ronchi Poveromo, ma entro pochi anni non potrà non interessare il Cinquale, Vittoria Apuana e Forte dei Marmi. 

Massa viene quindi a trovarsi in una posizione assai delicata tra Carrara che ha interesse al potenziamento del porto ed i Comuni a sud che temono, ingiustificatamente, che opere strutturali poste a difesa del litorale apuano possano spostare il problema erosivo a levante. 

In questo contesto è doveroso prendere atto che l’attuale amministrazione poco o nulla ha fatto per imporsi a livello regionale per tutelare gli interessi massesi che, inevitabilmente, si vengono a trovare in contrasto con quelli dei comuni limitrofi. 

Altro dato certo è che il ripascimento che ogni anno viene fatto non ha alcuna utilità se non quella di tamponare provvisoriamente la situazione per consentire ai balneari di portare avanti faticosamente una nuova stagione. 

Pur essendo un dato certo che la realizzazione di un porto su di un fondale sabbioso (quale è quello di Marina di Carrara) è un’operazione innaturale ed incompatibile con il rispetto dell’ambiente, non può non prendersi atto della sua esistenza il che, peraltro, non può non trovarci fortemente contrari ad ogni modifica che non potrà che aggravare il problema.

Né potrà seriamente sostenersi che il potenziamento del porto è necessario per incentivare l’attracco delle mega navi da crociera atteso che questo tipo di turismo non solo non porta alcuna ricchezza al commercio locale, ma provoca enormi disastri ambientali. 

Per quanto attiene infine il dedotto incremento di personale assunto a tempo pieno ed indeterminato non è dato conoscere nel dettaglio dati attendibili, ma non possiamo non dimenticare che per il “ricatto” occupazionale Massa ha già molto dato al polo chimico della zona industriale; non è il caso di ripetere un simile imperdonabile errore. 

Il progetto strutturale per la difesa di tutto il litorale massese esiste già e risale all’inizio degli anni 2000; pur essendo stato approvato da tutte le competenti autorità è stato poi incredibilmente bloccato per incomprensibili scelte politiche a livello regionale con la conseguenza che sono state impegnate enormi risorse economiche con risultati pari a zero, per non dire addirittura negativi; basterebbe, se vi fosse l’effettiva volontà di risolvere il problema in via definitiva, riprenderlo ed aggiornalo alla nuova realtà che, purtroppo, in venti anni è andata aggravandosi notevolmente. 

Il PRI si oppone fermamente ad ogni ipotesi di intervento sul porto e chiede che vengano finalmente cantierizzate le opere di difesa strutturale del litorale attraverso la realizzazione del progetto già esistente e ciò per non continuare ad assistere all’agonia di una delle zone più belle di tutta la costa toscana. 

Nel contempo diciamo basta all’inutile sperpero di denaro pubblico per interventi scoordinati, provvisori e senza alcuna logica in una prospettiva che non supera il ristretto ambito del “salviamo la stagione” tanto cara, purtroppo, ad alcune associazioni di categoria ed all’attuale amministrazione. 

In conclusione aderiamo alla raccolta delle firme in corso pur ribadendo che l’opposizione all’ampliamento del porto è solo un singolo aspetto di un più complesso problema che è necessario, immediatamente, risolvere nella sua interezza. 

PRI Sezione G. Mazzini Massa 

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