SEZIONE "G. MAZZINI" MASSA

Piano strutturale: l’opposizione dia una risposta condivisa

Lo stato di caos nel quale Massa versa da tempo, è purtroppo sotto gli occhi di tutti.

Questo caos ha molti nomi e riguarda diversi aspetti: Marina ha aperto una stagione turistica con un volto devastato da sistemazioni improponibili di arredo urbano; sfregiata da lavori non conclusi. Il paradigma folle di questa situazione kafkiana è la mortifera fontana posta di fronte al pontile, un fallimento progettuale e realizzativo che nessun intervento demiurgico (o tale risibilmente ritenuto da alcuni) potrà riuscire a rendere meno oscena.

Di chi è la responsabilità di un tale fallimento? Chi pagherà, senza alcuna garanzia di risultato, il costo dei lavori messi in campo per renderla meno indigesta agli occhi di cittadini e turisti?

Il centro storico, invaso da ponteggi eretti contemporaneamente ovunque, vede ridotti i posti auto disponibili per i cittadini. Le interruzioni e le deviazioni stradali perdurano oltre ogni limite accettabile. Sporcizia, trascuratezza e abbandono affiorano dappertutto.

I Repubblicani rivendicano, nella propria tradizione politica, la necessità di un agire morale, ma soprattutto etico. Non basta fare. Bisogna fare bene, nell’interesse esclusivo della città.

È’ chiaro che tutto questo si inserisce in un quadro complessivo nel quale si colloca anche il tema attualissimo del Piano Strutturale. Un Piano che purtroppo, già nella Relazione Generale rivela, da parte dell’Amministrazione Comunale, una totale assenza di visone urbanistica ma lascia chiaramente emergere un approccio metodologico che ne prefigura l’orientamento e gli esiti inevitabilmente deleteri per il territorio comunale. Questo, sotto gli aspetti della sanità, della perdita (voluta) di qualità industriale dell’area ZIA, della evidente direzione nel senso “terziario-commerciale” anziché della produzione di beni e del Know-how, e della mancanza di visione nel riuso delle aree dismesse o non utilizzate.

Dire che sia tutta colpa della destra che oggi governa la nostra città è certamente vero. Ma non vero del tutto.

Parte non piccola di responsabilità, noi Repubblicani la attribuiamo ad un’opposizione che da troppo tempo diserta il suo ruolo attivo di voce critica, ma anche di voce attiva e propositiva, in seno al Consiglio Comunale.

Al Partito Democratico vogliamo rivolgere l’esortazione a farsi promotore di un’iniziativa politica e tecnica concreta, anche in sede consiliare. Siamo nell’imminenza di scelte strategiche importanti per la città e non possiamo rimanere esclusi da decisioni che riguardano in nostro comune futuro.

Chiediamo all’opposizione di far sentire la propria voce.

Se l’opposizione a Massa esiste, batta un colpo!

La Sezione G. Mazzini di Massa del PRI

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