L’8 marzo nel segno delle donne della Via del Sale. Un gruppo rappresentativo di repubblicani e repubblicane massesi della sezione Giuseppe Mazzini insieme all’avvocato Guido Mussi, candidato sindaco di Massa, ha deposto un omaggio floreale al monumento alle “Donne della Via del Sale” in piazza Betti a Marina di Massa.
Il monumento è sato realizzato nel 2018 e inaugurato il 10 aprile dello stesso anno per ricordare il sacrificio di quelle donne che si recavano spesso a piedi nudi sulle via Vandelli e sui sentieri della Garfagnana e dell’Emilia per portare sale da scambiare con prodotti che mancavano sulla costa.
Non c’erano saline sulla costa e le donne massesi e carrarine si recavano sulle spiagge e con dei grandi recipienti bollivano l’acqua del mare fino a farla farla evaporare. Sul fondo dei pentoloni rimaneva il residuo di sale che le donne raccoglievano e lo mettevano in sacchi. Poi, sacche in spalla o sui carretti, lo trasportavano a piedi attraverso i sentieri delle Apuane e dell’Appennino in Garfagnana o addirittura in Emilia. In cambio ottenevano mortai o conche di marmo, farina di castagne, vestiti, scarpe o lenzuola. Una delle strade percorse era la Via Vandelli tra Massa e Modena, una strada costruita nel Settecento per collegare Massa con Modena, sede del Ducato. Il viaggio era lungo e faticoso e poteva durare diversi giorni. le donne dormivano sotto le stelle e in tempo di guerra molte di loro morirono. Sulla via Vandelli è stata eretta anche una statua in ricordo di queste donne con i loro bimbi al seguito.
Il sacrificio delle donne della via del sale fu ricordato anche nella motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Provincia di Massa Carrara.
Il progetto in memoria delle Donne della via del Sale è predisposto dall’arch. Claudio Palandrani per conto del Circolo Edera e ha visto, oltre alla realizzazione del Monumento alle Donne della Via del Sale, una pubblicazione commemorativa e un’epigrafe marmorea sulla Via Vandelli.
Le opere in marmo realizzate per il progetto e le impronte incise in una parte del percorso sono state curate dal professor Paolo Della Pina e dagli allievi del Liceo Palma di Massa.
La storia delle donne del sale è stata rievocata in un documentario di Fabrizio Bernardi andato in onda per “Geo”, programma documentaristico di Rai3 dedicato all’ambiente e alla natura, nell’aprile del 2021. Il documentario (24 minuti) si può vedere su Raiplay al seguente indirizzo: Rai play Geo: Le donne del sale